In seguito alla perdita dei molari il tessuto osseo si atrofizza poiche il dato territorio non è caricato per la mancanza dei denti. Inoltre con il progredire dell’età il cavo del seno (sinus) si allarga, e la parete ossea della base del seno facciale si assottiglia. Per l’ispessimento della base ossea della mascella superiore è stato elaborato il metodo dell’innalzamento del sinus (l’innalzamento della base del seno facciale). Con l’innesto del materiale che si sostituisce all’osso, dopo alcuni mesi di attesa, si forma l’osso stabile, adatto all’implantologia. Questo metodo ormai è adottabile di routine. Durante l’intervento innalziamo di alcuni millimetri la membrana mucosa del seno facciale, riempiendo il cavo così formatosi con il materiale sostituente l’osso.
Quando adottiamo l’innalzamento del sinus?
- Prima di inserire l’impianto, se la struttura ossea è insufficiente.
Materiali idonei all’innnalzamento del sinus:
- Osso proprio – osso autologico
- Osso di origine umana – allogenico – il suo uso non è diffuso in Ungheria.
- Osso di origine animale – xenogenico – p. es.: Bio-Oss, è uno dei materiali per la sostituzione ossea più diffusi.
- Osso sintetico – alloplastico – a questo gruppo appartengono materiali usati su larga scala. Tali sono i fosfati di calcio, idrossidi di apatite.
Lo svolgimento dell’innalzamento del sinus
L’intervento avviene in anestesia locale, ma naturalmente – secondo il Suo volere – può essere fatto in anestesia cosciente. Dopo l’anestesia facciamo delle incisioni nelle gengive preparando un lobo. Attraverso ciò l’osso diventa visibile, in cui con l’aiuto di strumenti speciali realizziamo un’apertura di tipo finestra. La superficie interna dell’osso è coperta dalla membrana mucosa che ricopre il seno facciale. Innalziamo di alcuni millimetri la finestra ossea, con cui s’innalza anche la membrana mucosa del sinus. Nel cavo così formatosi, bisogna inserire il materiale della sostituzione ossea. Questo materiale aumenta lo spessore osseo nella direzione del seno facciale.
Nel caso in cui c’è una minore atrofizzazione ossea, in una seduta è possibile l’innesto osseo e l’inserimento dell’impianto. L’assorbimento del materiale ossificante e del impianto nel organismo avviene contemporaneamente. La così detta tecnica su due scale è adottata, se l’atrofizzazione è consistente. Alla prima seduta innalziamo la membrana mucosa del seno facciale, poi dopo la rigenerazione ossea inseriamo gli impianti. La rigenerazione ossea richiede 6-8 mesi di tempo.
In seguito alla guarigione sull’impianto è possibile preparare una sovrastruttura (corona, ponte). Se da molto tempo Le mancano i denti, nonostante ciò volesse l’implantologia, la soluzione c’è! Venga nel nostro studio dove il nostro medico specializzato in implantologia può informarsi delle possibilità.
